Offenbach colorature
Con questo nuovo album dedicato al repertorio romantico francese, Alpha Classics e il Palazzetto Bru Zane proseguono la loro collaudata collaborazione lungo strade poco frequentate. Grazie alle sue doti teatrali e all’eccellenza linguistica, l’irresistibile e talentuosa Jodie Devos fa brillare tutte le qualità del repertorio di Jacques Offenbach, le cui arie, romanze e couplets, sfavillanti di mille colori, alternano verve comica e sfumature poetiche. Le pagine cadute nell’oblio (che rivelano un volto inedito del compositore) e i brani celebri hanno in comune un filo conduttore, che è quello delle loro destinatarie: “prime cantanti” o “soprani di agilità” dalla tecnica vocale pirotecnica, il cui virtuosismo bastava talora ad assicurare il successo di un lavoro. Il soprano di coloratura da operetta è anche l’ornamento di opéras-comiques su libretti meno buffi (come Fantasio) e dell’unica opera lirica seria di Offenbach, Les Contes d’Hoffmann, in cui il ruolo della bambola (ridotto a una sola aria, ma che aria!) è tra i più famosi dell’intero repertorio francese. L’origine strumentale del virtuosismo vocale si fa sentire nelle arie in forma di valzer, tipiche del Secondo Impero, che alla stessa epoca fecero la gloria di Gounod. La difficoltà deve celarsi dietro un’apparente facilità e disinvoltura – teoria essenziale, questa, dell’insegnamento e poi del retaggio di Chopin, allora diffusa in tutta Europa. Non è più esattamente la stessa bravura meccanica che si ritrova nelle arie classiche di Grétry e Boieldieu: il romanticismo ha steso un velo poetico su questo genere di musica. La grande qualità dei ruoli “di coloratura” di Offenbach è dovuta al fatto che il loro virtuosismo assume aspetti diversi, complementari, inattesi, che conferiscono a queste parti una dimensione lirica molto più completa che nelle opere di altri compositori.