La Stagione 2023-2024

Col ciclo Au miroir des mondes ci occuperemo dell’ispirazione straniera nella musica francese del XIX secolo. Crocevia dell’Europa, la Francia è sempre stata un crogiolo artistico, ma in epoca romantica tale fenomeno è amplificato dall’incremento degli scambi internazionali. Le formule modali e i ritmi esotici che compaiono allora nelle partiture parigine, troppo stravolti per essere considerati, oggi, come testimonianze dei loro paesi d’origine, attestano piuttosto un tentativo di rinnovamento dell’arte nazionale. È un tentativo che ha dato i suoi frutti: l’aria d’opera francese più nota al mondo non è forse una habanera? Carmen, del resto, compare nel programma della stagione, così come La Montagne noire di Augusta Holmès e Le Tribut de Zamora di Charles Gounod.

In primavera, le porte del Palazzetto Bru Zane si spalancheranno per accogliere Gabriel Fauré e i suoi allievi. Le mélodies e la musica da camera dell’autore del Requiem, pur godendo oggi di meritata fama, acquistano ulteriore risalto se ascoltate accanto a pagine più intime firmate dai suoi discepoli. Colui che la generazione di Ravel scelse come vero e proprio patrono di una nuova modernità ritrova così la sua giusta collocazione. In Québec, le celebrazioni dedicate a Fauré comprenderanno Dubois, suo predecessore alla testa del Conservatorio di Parigi.

Le compositrici, al centro di un ciclo tematico nella scorsa stagione, rimarranno tra i nostri interessi, in particolare nel corso del festival parigino con i Contes fantastiques di Juliette Dillon e le opere sinfoniche di Rita Strohl.

Fausto di Louise Bertin, dopo essere stato presentato nell’estate 2023 in forma di concerto, andrà in scena a Essen, mentre La Fille de Madame Angot di Charles Lecocq, pubblicata nel 2021 nella collana di CD con libro, approderà all’Opéra Comique per una serie di rappresentazioni in autunno.

Produzioni già acclamate – La Vie parisienne, Ô mon bel inconnu, Le 66! – proseguiranno la loro tournée, mentre Flannan Obé ci inviterà a un’inedita serata di caffè-concerto.

Infine, Le Roi d’Ys di Lalo sarà rappresentato a Budapest e ad Amsterdam, a ricordarci che questo compositore – già celebrato nel 2015 dal Centre de musique romantique française – appartiene all’élite del repertorio da noi promosso.