Itinéraire d'un chanteur à travers vingt années de correspondance, 1844-1864
Jules Stockhausen, l’illustre baritono e didatta tedesco, giunge nella sua patria elettiva solo alla fine di un lungo percorso. Cresciuto a Guebwiller (Alto Reno), entra al Conservatorio di Parigi nel 1845, ma trova al di fuori dell’istituzione il suo vero maestro, Manuel García. Dopo aver tentato la fortuna in Inghilterra, si esibisce sulla scena in Germania e successivamente all’Opéra-Comique, per dedicarsi infine al suo repertorio prediletto, il lied e l’oratorio, che interpreta in giro per l’Europa. Nel 1863 ottiene la direzione della Società filarmonica e dell’Accademia di canto di Amburgo. Queste le tappe restituite dai venti anni di corrispondenza qui raccolti. Splendido scrittore di lettere, il giovane mostra di essere un attento osservatore della vita musicale e politica. Traccia di getto numerosi ritratti, gustosi o delicati: i suoi professori Louis Ponchard, François Habeneck e Manuel García; Marietta Alboni, Jenny Lind o Pauline Viardot, celebrità della scena; Joseph Joachim, Johannes Brahms e Anton Rubinstein, ma soprattutto Clara Schumann, con la quale il cantante tiene innumerevoli concerti. Al tempo stesso il volume è un invito al viaggio in alcune roccheforti della musica, dalla Société des concerts du Conservatoire a Exeter Hall, dal Cirque des Champs-Élysées alle Fêtes musicales du Rhin, da Colonia a Lipsia, da Berlino a Vienna. Vita quotidiana, tournée massacranti, successi e momenti di sconforto, tormenti amorosi, il lettore condivide l’intimità di un artista appassionato, ambizioso quanto esigente, nel quale la fede profonda si coniuga a un’elevata idea della propria missione.
Geneviève Honegger
Ha ricevuto l’incarico di catalogare le opere a stampa e manoscritte dei compositori nati prima del 1780 conservate in Alsazia (inventario dei beni musicali regionali avviato dal Ministero della cultura e della comunicazione). Specialista della storia musicale di Strasburgo, è stata commissario di tre mostre e ha pubblicato vari libri e numerosi articoli sull’argomento, in particolare Sur les traces des musiciens célèbres à Strasbourg (Ardam, 1988) e Le Conservatoire et l’Orchestre philharmonique de Strasbourg (Oberlin, 1998).