© Alex Kostromin
Per i due decani della musica francese alla fine della Prima guerra mondiale, Camille Saint-Saëns e Gabriel Fauré, il quartetto per archi rappresenta un vertice da raggiungere prima di morire. Saint-Saëns torna al genere nel 1918, vent’anni dopo il suo Quartetto n. 1; Fauré vi dedica la sua ultima opera, eseguita in prima assoluta alcuni mesi dopo la sua morte. In questi canti del cigno, ciascuno dei due compositori ha inserito una parte del proprio lascito ai posteri: chiarezza mozartiana per l’uno, raffinatezza armonica per l’altro. Entrambi, però, si guardano bene dal mostrarsi pedanti, e badano a rendere attraenti – in alcuni casi con episodi scherzosi, in altri con la concisione del discorso – queste pagine scritte più per i posteri che per il successo immediato.
Date
Interpreti
QUATUOR TCHALIK
Louise Tchalik e Gabriel Tchalik violini
Sarah Tchalik viola
Marc Tchalik violoncello
Louise Tchalik e Gabriel Tchalik violini
Sarah Tchalik viola
Marc Tchalik violoncello
Programmazione
Gabriel FAURÉ
Quatuor à cordes en mi mineur, op. 121
Camille SAINT-SAËNS
Quatuor à cordes en sol majeur n°2, op. 153
Quatuor à cordes en mi mineur, op. 121
Camille SAINT-SAËNS
Quatuor à cordes en sol majeur n°2, op. 153
In collaborazione con la Peggy Guggenheim Collection di Venezia
Produzione delegata Palazzetto Bru Zane
Produzione delegata Palazzetto Bru Zane